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Il congedo della Sact: "UNA GIOVANE E BELLA STORIA"
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19/11/2014
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Con questo post la SACT, Scrittori Associati di Cinema e Televisione ha annunciato la fine della propria esperienza.
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A distanza di quasi un anno, segnaliamo il post su Facebook con cui viene annunciata la fine dell'associazione.
Un modo per ricordare quello che è stato l'unico punto di riferimento professionale, con tutti i pregi e i difetti che l'hanno caratterizzata, per chi ha scritto per l'audiovisivo negli ultimi 20 anni.
Ecco il testo:
"UNA GIOVANE E BELLA STORIA"
Ecco, l`abbiamo fatto. Abbiamo preso un cacciavite e staccato dalla porta di legno verde di via Montello 2, la targa di ottone della SACT, SCRITTORI ASSOCIATI DI CINEMA E TELEVISIONE.
La SACT non abita più lì: l`uso dei locali è adesso dell`ANAC che li ha rinnovati e trasformati in una cosa nuova.
La SACT non abita più da nessuna parte. Così, come deciso nell`assemblea dello scorso 17 ottobre, la sua esperienza è finita e l`associazione è stata sciolta. I documenti della SACT, cartacei ed elettronici, come il suo patrimonio di esperienze, passano alla Writers Guild Italia, WGI. Le deleghe dei soci SACT che sono state consegnate alla SIAE per la cessione del 2% perderanno di valore al 31 dicembre 2013: soci vecchi e nuovi, non dovete fare niente per disdire, avverrà tutto in automatico.
E` finita, la SACT manterrà per sempre una storia giovane: neanche diciotto anni, l`età in cui i ragazzi europei (un po` meno gli italiani) escono di casa.
In un paese come il nostro, dove tutto sembra perenne e immodificabile, dove il peso dei secoli schiaccia il nuovo che dovrebbe nascere e anche le possibili rivoluzioni faticano a trovare il passo, dove il futuro non ha volto e il passato più orrendo viene nascosto sotto il tappeto, certo, un`associazione culturale che percorre la sua strada in poco tempo e che soprattutto si accorge di averla percorsa fino in fondo e non vuole più andare avanti, è una specie di miracolo.
Non un errore o un fallimento. E` stato detto altrove, dal suo presidente: SACT è più viva che mai, ha scelto di chiudere in bellezza, evitando di restare come elemento di divisione e trasferendo invece le sue forze alla neonata WGI.
La fine della SACT è dunque un evento, un aggiornamento, una coraggiosa presa di coscienza che il mondo dell`audiovisivo sta cambiando e agli sceneggiatori italiani servono linguaggi e modalità differenti per costituirsi davvero in categoria e far sentire chiara e forte la loro voce.
CHIUDE ANCHE QUESTA PAGINA:
E` L`ULTIMO POST
CI SALUTIAMO CON GLI AUGURI: TANTISSIMI E DI CUORE
A CHI SCRIVE, A CHI SOGNA, A CHI VEDE LONTANO"
Il link del gruppo Facebook: SACT
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da Redazione |
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