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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Zorinik Inserito il - 17/01/2010 : 13:01:51
Salve a tutti... mi chiedevo: perché depositare la propria opera presso la SIAE come inedita, quando so che legalmente è uguale autospedirsi una raccomandata con ricevuta di ritorno? Cos'ha di più vantaggioso?
Anzi, depositando l'opera si paga ben più, che senso ha?
Anticipatamente grazie a chi mi chiarirà questo punto ^^
13   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Lisa Inserito il - 15/04/2012 : 19:26:25
Salve a tutti
volevo chiedere un aiuto agli utenti più esperti di me in questioni di SIAE di cui ammetto di conoscere poco le attuali modalità di iscrizione come autore.

Un mio amico regista regolarmente iscritto alla SIAE mi diceva che perchè ci si possa registrare come autore occorre non solo depositare un lavoro inedito, ma addirittura sostenere una sorta di "prova" (su questo ultimo punto ho i miei dubbi, forse è una cosa che si faceva negli anni passati...). mi diceva però anche che per bypassare tutto questo esiste una soluzione: cioè depositare in questo caso una sceneggiatura inedita di cui il primo autore risulti già iscritto alla SIAE, il secondo no. Così facendo, secondo quello che mi diceva, il secondo autore (che in questo caso io) si ritroverebbe automaticamente iscritto alla SIAE e quindi poi nelle condizioni di poter depositare in futuro lavori che portino anche solo la sua firma.

Ora, a questa cosa non ho trovato conferma nei vari regolamenti sul sito della SIAE e a me per prima non risulta attualmente attendibile... voi ne sapete qualcosa?

Grazie a chi mi risponderà!
ciao
Lisa
Bresson Inserito il - 23/07/2010 : 21:38:08
Ciao Erik,

ti chiarisco solo un equivoco:

non puoi paragonare le licenze CREATIVE COMMONS con gli strumenti per tutelare la tua sceneggiatura, tipo SIAE o Copyzero.

Per scegliere una licenza Creative commons devi solo essere l'effettivo proprietario di quell'opera.
Per dimostrarlo dovresti aver già scelto un modo per tutelarla, per esempio noi consigliamo Copyzero.

Le licenze hanno un'altra funzione, quella di rendere la tua opera più facilmente riutilizzabile da altri utenti.
Sei tu a scegliere come, in base a che licenza scegli.
per cui è chiaro che se qualcuno non rispetta la licenza creative, tu lo puoi perseguire legalmente, perchè sei solo tu ad avere i diritti d'autore su quell'opera, e per tanto solo tu puoi sfruttarla commercialmente.
Però puoi scegliere che a sfruttarla possano essere anche altri, per esempio. Rendi la tua opera con solo "alcuni diritti riservati".

volevo solo chiarire questo aspetto

Bresson
Erik 256 Inserito il - 23/07/2010 : 16:14:02
Salve a tutti, nonostante sia iscritto e segua il forum da tempo, questa è la prima volta che scrivo. E dopo questa presentazione, appena sufficiente a rispondere alla domanda che vi sarà venuta spontanea: "E questo da dove esce?", posso passare alla vera richiesta.

Ho letto i precedenti messaggi del topic e mi sono venuti un paio di dubbi:

Ho notato che quasi tutti richiedono rigorosamente la registrazione delle sceneggiature o soggetti alla SIAE (e fin qui niente di strano) o alla WGA.
Leggendo le informazioni riguardo la registrazione con la WGA e con copyzero, però, mi è sembrato avessero lo stesso valore legale, vale a dire nessun valore ufficiale, come la SIAE, ma costituiscono una prova che il file è risalente a quella data. Poiché hanno lo stesso valore legale, come mai la registrazione alla WGA (oltre a costare di più) è considerata più affidabile? Mi è sfuggita qualche informazione o qualche servizio aggiuntivo?

Per quanto riguarda la creative commons, invece, la licenza più restrittiva che è possibile ottenere è questa: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/deed.it mi chiedo: ha una validità legale? A me sembra di aver capito questo: è possibile
riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera
quindi, in pratica, possono prendere la sceneggiatura e realizzarla senza dire e pagare niente all'autore, però è necessario che lo mettano nei titoli di coda, che sia un prodotto a scopi non commerciali e che non venga per niente modificata. E se non rispettassero uno o più dei punti precedenti sarebbero perseguibili penalmente?
In qualunque caso mi chiedo fin quanto possa essere utile registrare queste cose con licenza creative commons, l'unica utilità che mi viene in mente è (vista la possibilità di annullare e modificare a piacimento i termini della licenza) la possibilità di pubblicizzare liberamente l'intera sceneggiatura in internet, potrebbe capitare sotto gli occhi di un produttore con l'intenzione di farne un film commerciale che contatterà l'autore chiedendo i diritti per farlo.
Mi chiedo solo fin quanto sia legalmente valido questo tipo di licenza, sono sempre stato dubbioso riguardo la validità della creative commons in tribunale.
Qualcuno di voi sa se è una licenza sulla quale ci si può affidare?

Infine vorrei avere qualche informazione in più riguardo la possibilità di utilizzare il copyright americano di cui parlava Luca_R, c'è un qualche sito particolare dove trovare le informazioni dettagliate riguardo questi accordi? E come si registrano le opere con questo metodo?
Scripty79 Inserito il - 17/06/2010 : 10:28:30
Una domanda....ma il caro vecchio INVIO A SE STESSI non serve più? ho letto il discorso della ceralacca io lavoro in poste e vi confermo quanto detto in proposito però si potrebbe ovviare con del nastro adesivo oppure i sigilli antiefrazione (poste li vende per i pacchi celere, sono quelli blu)
andrea Inserito il - 06/06/2010 : 21:49:49
salve. anche io trovo problemi a utilizzare la firma digitale sui i miei documenti... come faccio a inviare un file protetto da password, in modo che nessuno possa cambiare qualke cosa al momento dell'invio?(c'è bisogno di farlo in formato pdf?) questo ente che mi da la marca temporale qual'è? e un ente statale, o qualcosa di simile? ho letto che c'è bisogno di un kit? è vero? ho letto che siete riusciti a farlo pagando un euro. mi spiegate meglio la procedura? grazie.....(e scusate se faccio troppe domande)
Marco Iannaccone Inserito il - 16/03/2010 : 02:30:47
Ho seguito la discussione, e trovo piuttosto interessante l'iniziativa CopyZero (anche se vorrei verificare quanto effettivamente un'opera sia tutelata in questo modo).
Mi sembra interessante anche la possibilità, di cui non ero a conoscenza, di farlo registrandola presso la Writers Guild of America.

Mi chiedo invece se e quanto potrebbe essere invece utile ricorrere ad esempio alle licenze Creative Commons (http://www.creativecommons.it/).
Scripty79 Inserito il - 01/02/2010 : 13:54:27
Grazie. Magari invierò solo qualcuna delle mie poesie e poi più avanti gli girerò anche le sceneggiature
fabiob Inserito il - 01/02/2010 : 12:33:40
Ciao Manuela, sono fresco di registrazione a CopyZero e spero di poterti aiutare. Non ho capito tutto tutto, ma a qualche tua domanda posso rispondere. Io ho fatto tutto on line pagando 1 euro (!) con la mia postepay. Sempre on line ho fatto la registrazione, spedendo fotocopia scannerizzata di vari moduli e documenti di identità, quindi ho spedito il mio materiale da certificare. In pratica mandi via mail la tua opera protetta da password (che solo tu conosci). Copy zero dopo un paio di giorni ti risponde che puoi collegarti al sito e riscaricarti la tua opera. Cosa cambia? Che loro hanno apposto una marcatura temporale sul file che hai mandato, ovvero fanno certificare da un ente esterno che io sono la persona che ha spedito il tal giorno alla tale ora quell'opera e quindi ne sono il proprietario. Questa certificazione ha valore legale. Mi pare tutto abbastanza serio, anche se non so dirti cosa succederebbe in una causa per plagio...

ciao
fabio
Scripty79 Inserito il - 01/02/2010 : 10:56:31
Salve a tutti sono Manuela e sono un utente da poco iscritta. Sono scrittrice e sceneggiatrice e l'argomeno diritto d'autore mi interessa molto anche perchè volevo creare un sito per pubblicizzare le mie opere e spesso ho portato alcuni miei testi a persone dell'ambiente,ma trattandosi di cose scritte c'è sempre la paura del " ratto delle idee", per cui ho letto alcune vostre indicazioni nel topic. Sono andata sul sito di copyzero ma non ho ben capito come funziona, potreste gentilmente spiegarmelo? ho letto che ha un costo di 0,36 centesimi, mi domando come è possibile pagarlo? e sopratutto nonostante una buona conoscenza del linguaggio informatico non riesco a capire la creazione e l'utilizzo di una firma digitale. Come si crea? come va usata? scusate se ho fatto troppe domande e spero che qualcuno possa aiutarmi.
Luca_R Inserito il - 24/01/2010 : 13:00:28
Nel mio piccolo segnalo anche la possibilità di registrare il proprio lavoro con la Writers Guild of America (costa davvero poco e vale cinque anni) e, ultimamente, direttamente con il Copyright americano. L'Italia ha sottoscritto una serie di accordi bilaterali con gli Stati Uniti che, entro certi limiti, rendono valida la registrazione fatta in America anche qui da noi (i dettagli li trovi sul sito). In ogni caso, entrambi i metodi sono validi per attestare l'esistenza della tua opera in una certa data. Questo, combinato al fatto che nel nostro paese la proprietà intellettuale è inalienabile (a differenza di quanto avviene nei paesi anglosassoni), ti dà una copertura più che sufficiente nella maggior parte dei casi.
Bresson Inserito il - 21/01/2010 : 13:47:12
Il problema è come fai a garantire che tu sei proprio quella persona che ha registrato l'email?

Sai benissimo che posso aprire una qualsiasi email mentendo sui miei dati anagrafici. La tua email non ha nessun valore legale.

Oggi c'è la Legal Email, per attivarla devi farti autenticare da una persona fisica incaricata di riconoscerti "de visu", già così possiamo cominciare un discorso diverso.

Ma poi devi risolvere il secondo problema: come fai a garantire che dopo aver ricevuto quell'email nessuno a manomesso il testo? Io posso benissimo aprire l'allegato e modificarlo, nessuno può dimostrare che non l'ho potuto fare.
E soprattutto, come faccio ad essere sicuro che proprio tu hai scritto quel testo? e non un altro? e non un tuo amico? ( i depositi Siae sono firmati in calce in ogni pagina).

Per questo c'è la firma digitale che autentica i documenti e la marca temporale che fissa la data di realizzazione di quel documento.

Copyzero funziona più o meno così.
Partire da una semplice email non ti garantisce, da un punto di vista legale, quasi nulla. Ma il problema che sollevi è interessante, e in questa direzione ha molte prospettive.

Bresson
fabiob Inserito il - 21/01/2010 : 13:07:46
Al riguardo trovo abbastanza ridicolo che si discuta ancora del valore legale delle e-mail. Facciamo un esempio sul diritto d'autore. Io mando a me stesso una mail con allegato il file della mia opera, da quel momento in poi posso aprire l'allegato e mostrare che l'opera è mia, con tanto di data del "deposito" e di "sigillo" dello stesso a evitare controversie su successive modifiche. Il paradosso è che se la mia opera gira e un giorno viene copiata da qualcuno, se l'ho depositata alla SIAE sono a posto, ma non con questo metodo che invece avrebbe, a livello di garanzie, uguale sicurezza... bah, nel frattempo ho preso la palla al balzo e ho aderito a CopyZero. Non perchè credo di aver scritto il nuovo "I soliti sospetti", ma ci ho lavorato talmente tanto che ora sono geloso, e quindi guai a chi me la tocca!
Bresson Inserito il - 17/01/2010 : 18:18:58
Questo è un argomento su cui si può discutere a lungo.
E spero presto di coinvolgere anche persone competenti nella gestione di questo specifico Forum.

In attesa di prendere accordi ti rispondo volentieri...

La raccomandata non risolve un problema fondamentale, oltre alla data, e per quella c'è il timbro postale, devi garantire che quella busta con dentro il tuo testo non sia stata "alterata"... nel senso che tu potresti aver scollato la busta e rimesso dentro un altro testo.

La SIAE, o meglio il deposito opere inedite garantisce proprio questo, che in quella data hai realizzato quella opera e che nessuno lo ha alterato successivamente. La SIAE garantisce che quel documento che hai depositato in quella data non è stato modificato.
Deposito SIAE che costa molto.

I "vecchi" sceneggiatori ovviavano a questo problema con un sigillo in ceralacca che rendeva impossibile l'apertura della busta senza danneggiarla.
Questo sigillo non è più usato nelle poste di oggi.

Quindi come fare?
Ogni sceneggiatore ha il suo metodo.
Sarebbe curioso sentire come si regolano oggi i professionisti.

In prospettiva è interessante l'ipotesi Copyzero... fai una ricerca su internet... in ogni caso la firma digitale e le marcature temporali renderanno fra qualche anno il deposito opere inedite della SIAE obsoleta, è un metodo destinato a morire.

Bresson

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