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Libri
Fuck the continuity. Eccezioni e regole in regia, continuità e montaggio
 
23/11/2010
In uscita dal 25 novembre!
 
Distillato di anni di riflessione, nel comporlo mi sono posto due obiettivi. Il primo era quello di giungere a un livello di dettaglio e completezza della trattazione superiore rispetto a quelli solitamente offerti. Pochi autori hanno affrontato la continuità, spesso senza approfondire i temi più importanti per i registi e per i montatori e raramente hanno sviluppato i discorsi pratici relativi al lavoro sul set, anche per le convenzioni di base del linguaggio. Inoltre, ricordando che “la flessibilità è la prima regola del lavoro del regista” (Alfred Hitchcock), il secondo obiettivo è stato quello di mostrare le molteplici vie grazie alle quali gli autori possono liberamente scegliere come raccontare alcune scene o interi film, partendo dai due estremi della continuità e della discontinuità, secondo le proprie specifiche esigenze narrative o emozionali. Le “leggi” della continuità rappresentano un riferimento imprescindibile, una competenza da padroneggiare anche solo per decidere di trasgredirle.
Il libro si rivolge ad amanti del linguaggio e soprattutto a registi e a montatori e ho scelto un titolo particolare, citando una frase che si usa sui set di tutto il mondo, quando si decide liberamente di aggirare le convenzioni relative alla continuità: “fuck the continuity”. Da un lato è un gioco, dall'altro è una meravigliosa sintesi del lavoro che si può fare con la continuità. Grazie alla competenza e all’elasticità degli autori, una volta apprese tutte le regole, in un istante si può decidere di metterle da parte a favore di una scena migliore o di una inquadratura più emozionante.
Miguel Lombardi

DALLA PREFAZIONE DI EDOARDO WINSPEARE
“A veder lavorare Miguel, sembrerebbe che tutto il suo universo visibile sia un susseguirsi di immagini in movimento da montare, raccordare, staccare. Il suo amore per il cinema è radicale, la dedizione al lavoro totale, l’energia contagiosa, la conoscenza del linguaggio impressionante. Leggendo il libro ho ritrovato tutte queste caratteristiche della professionalità, ma anche dell’anima di Miguel e mi è sembrato di lavorare di nuovo con lui, divertendomi, entusiasmandomi e condividendo assieme ancora una volta la passione per il Cinema”.

DALLA QUARTA DI COPERTINA
Le regole trasmesse agli aspiranti registi di oggi sono le stesse di trenta o cinquanta anni fa. Il merito di questo manuale è di ribadirle - nella consapevolezza che esse sono pur sempre quelle “fondamentali” - ma subito dopo mostrare come e quando sia opportuno - anzi auspicabile - aggirarle, ricorrendo alle possibili eccezioni. Quelle stesse eccezioni che nella storia del cinema hanno spesso contraddistinto lo stile originale e unico dei grandi registi.

Miguel Lombardi. Dal 1995 è aiuto regista per il cinema italiano e internazionale - Galantuomini di Winspeare, The International di Tykwer, Bruno con Sacha Baron Cohen e Vallanzasca di Placido, per citarne alcuni. Dal 1997 insegna “Continuità” e “Organizzazione delle riprese” in varie scuole di cinema. Dal 2005 è docente al Centro Sperimentale di Cinematografia e all’Università Cattolica di Milano.
L’esperienza sui set, la dedizione all’insegnamento e la passione per il cinema lo hanno portato a scrivere questo manuale pubblicato da Dino Audino Editore.

In libreria dal 25 novembre
DINO AUDINO EDITORE
 
Scritto da Ufficio Stampa Dino Audino Editore
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