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Presentazione
Sceneggiatura:
Un giorno arrivi in ufficio, ti siedi alla scrivania,
accendi il computer. Come il giorno prima, come tanti
giorni prima. Ma quella mattina c'è nell'aria
qualcosa di diverso, di strano. Di impercettibilmente
ostile. Sarà quel dirigente che in corridoio
non ti ha salutato, tutto preso dai suoi pensieri.
Saranno i colleghi che non ti hanno invitato a prendere
il caffè con loro. Che strano, ti chiamano
sempre. Sarà quella segretaria là in
fondo, quella che appena ti ha visto ha sussurrato
qualcosa nell'orecchio della sua vicina, chissà
perché. Forse non è niente, forse sono
solo coincidenze e il giorno dopo tutto tornerà
normale. Forse, invece, qualcosa si è spezzato
fra te e il tuo ambiente di lavoro. Forse qualcuno
ha deciso di farti la guerra, di isolarti, di eliminarti
dal gruppo.
Mobbing è un termine inglese che usavano
i biologi dell'800 per descrivere il comportamento
degli uccelli che per difendere il loro nido volano
attorno all'aggressore.
Negli ultimi anni però mobbing
viene usato per identificare una forma di terrore
psicologico che viene esercitato sul posto di lavoro
attraverso ripetuti attacchi da parte dei colleghi
o dei datori di lavoro.
Le forme che esso può assumere sono molteplici:
dalla semplice emarginazione alla diffusione di maldicenze,
dalle continue critiche alla sistematica persecuzione,
dall'assegnazione di compiti dequalificanti alla compromissione
dell'immagine sociale nei confronti di clienti e superiori.
Nei casi più gravi si può arrivare anche
al sabotaggio del lavoro e ad azioni illegali.
Lo scopo del Mobbing è quello
di eliminare una persona che è, o è
divenuta, in qualche modo "scomoda", distruggendola
psicologicamente e socialmente in modo da provocarne
il licenziamento o da indurla alle dimissioni. Esistono
delle vere e proprie strategie aziendali messe in
atto per questo scopo.
Le conseguenze per chi le subisce sono gravi. I danni
alla salute causati dal mobbing spaziano dal semplice
mal di testa all'insonnia fino ad arrivare a gravi
forme di depressione che spesso portano al suicidio.
Migliaia sono le persone in tutta Europa che ogni
anno a causa del mobbing finiscono in prepensionamento
o addirittura in clinica psichiatrica. Secondo diverse
statistiche il mobbing sarebbe anche la causa di molti
divorzi.Staccandosi dal luogo comune che vuole la
vita degli operai "semplice" e "normale",
questa storia si propone di affrontare il tema del
mobbing (molto attuale in questi mesi in cui si torna
a discutere della tutela del posto di lavoro, e in
particolare dell’estensione dell’art 18)
mostrando una società sull'orlo del collasso
in cui ogni elemento, ogni personaggio, dagli operai
della fabbrica allo stesso protagonista, sono perennemente
in bilico.
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Notizie
sull'autore :
Fulvio Bergamin è nato a Valdagno (VI) nel
1977. Ha frequentato il biennio accademico alla “Libera
Università del Cinema” dove ha conseguito
il diploma in regia cinematografica nel 1999.
Ha realizzato un cortometraggio, “Play”,
e un documentario, “Stradarolo”.
Quest’anno ha vinto il concorso internazionale
“Sonar Giovani Sceneggiatori” con la sceneggiatura
per lungometraggio “Sottopressione”. |
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